Ciceri e tria

La “ciceri e tria” è un piatto tradizionale salentino, il cui nome deriva dal termine “ciceri” che significa ceci e “tria,” che è una sorta di pasta fatta in casa simile alle tagliatelle. Il piatto unisce pasta fritta e pasta bollita con ceci in un connubio che sa di comfort food meridionale. Ecco la ricetta con un tocco italiano:

Ingredienti

  • 250 g di ceci secchi
  • 300 g di farina di grano duro (più un po’ per lavorare l’impasto)
  • Acqua q.b.
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b. (opzionale)
  • Una manciata di prezzemolo tritato (opzionale)

Preparazione

  1. La sera prima, mettere a bagno i ceci in abbondante acqua con un pizzico di bicarbonato.
  2. Il giorno successivo, scolare i ceci e cuocerli in una pentola con nuova acqua fino a che non saranno morbidi (circa 2 ore). Salare verso fine cottura.
  3. Mentre i ceci cuociono, preparare la pasta: mettere la farina a fontana su una spianatoia, aggiungere un pizzico di sale e acqua tiepida q.b. per ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciare riposare l’impasto coperto con un canovaccio umido per circa 30 minuti.
  4. Stendere l’impasto con un mattarello fino a ottenere una sfoglia sottile, poi tagliarla a strisce larghe circa 1 cm (la “tria”).
  5. In una padella capiente, scaldare abbondante olio d’oliva e friggere circa un terzo della tria fino a che non diventa dorata e croccante. Scolarla e tenerla da parte su carta assorbente.
  6. Nella stessa acqua dei ceci, cuocere il resto della pasta per circa 7-10 minuti o fino a che non è al dente.
  7. In una padella ampia, soffriggere lo spicchio d’aglio in un filo d’olio, aggiungere i ceci con un po’ della loro acqua di cottura e lasciare insaporire.
  8. Unire la pasta bollita ai ceci, mescolando delicatamente.
  9. Incorporare la pasta fritta, dare una spolverata di prezzemolo tritato e servire caldo, aggiungendo peperoncino se gradito.

Curiosità

La particolarità del piatto sta nell’essere un piatto “povero” della cucina contadina che sfrutta al meglio ingredienti semplici e permette di avere diverse consistenze grazie alla pasta sia fritta che bollita. Si narra che l’usanza di friggere una parte di pasta derivi dalla necessità di utilizzare l’olio avanzato dalle lampade ad olio che veniva riciclato in cucina.

Se vuoi variare, puoi aggiungere un tocco in più con delle verdure di stagione o aromatizzare ulteriormente con delle erbe aromatiche fresche. La cucina è fantasia, quindi sentiti libero di aggiungere la tua personale interpretazione a questa ricetta tradizionale!

Ciceri e tria